Genova. L'assessora Damonte è stata picchiata sul treno per aver chiesto ad una ragazza di indossare la mascherina


Fomentati da Lega e Fratelli d'Italia, i no-vax di estrema destra stanno diventando una vera e propria minaccia per il Paese. Oltre alle armi e all'acido ritrovati dalla polizia, la loro guerriglia comprende anche aggressioni fisiche contro chiunque chiede il rispetto di una legge che l'ex portuale Fabio Tuiach dice sia del tutto facoltativa per chi dichiara di credere nel duce e nell'arcivescovo Viganò.
A Genova, l'assessora Damonte è picchiata da una giovane sul treno perché le è stato chiesto di indossare la mascherina.
«Purtroppo, c'è stata una netta ribellione dei giovani in Liguria, sui treni e sugli autobus dove viaggio tutti i giorni pure io come migliaia di altre Persone, e dove anche alla sottoscritta è capitato di chiedere la stessa identica cosa ma, purtroppo, la risposta, a volte arrogante, è stata quasi sempre la stessa: si è già vaccinati. E dunque, via le mascherine!», spiega Aleksandra Matikj, presidentessa del Comitato per gli Immigrati.
Soltanto ieri il Sindaco di Genova, Marco Bucci, ha tardivamente reintrodotto le mascherine obbligatorie all’aperto per tentare di sanare i danni provocati dai negazionisti. A tal riguardo, la Matikj osserva: «Andrebbe anche chiesto alla Regione Liguria e ai controllori come mai non multano chi sui mezzi pubblici non porta la mascherina, se dal Governo è un fatto obbligatorio. Si organizzassero anche con le Forze dell'Ordine ma andrebbe fatto. Perché prima dei beni di un'azienda, ci dovrebbe essere la salute dei giovani. E anche saperli educare in modo corretto, onde evitare che si arrivi agli episodi di violenza come quello subito dall'Assessora Damonte. Altresì, insegnando ai giovani, si potrebbero proteggere dal contagio anche gli Anziani in Liguria, e questo il Presidente Toti lo dovrebbe sapere».
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