Il Canada ha vietato le cosiddette "terapie riparative" dell'omosessualità


Il Canada ha approvato la legge che vieta le cosiddette "terapie riparative" dell'omosessualità, ossia pratiche pseudoscientifiche che promettono di poter modificare l'orientamento sessuale attraverso atti di violenza che portino le vittime ad odiarsi al punto da rifiutare sé stesse.
Ovviamente sfruttando il bigottismo religioso, i criminali che si arricchiscono con quelle torture propongono preghiere, esorcismi, ipnosi, elettrochoc, percosse o privazione di cibo. Ora, in Canada, quelle violenze verranno finalmente vietate, anche se chi le pratica spesso si trincerava dietro ad una presunta "libertà religiosa" che loro dicono avrebbe dovuto "giustificare" la tortura di esseri umani.
Il primo ministro Justin Trudeau ha esternato la sua soddisfazione si Twitter, definendo quelle violenze come atti «spregevoli e degradanti». La vera scienza, infatti, ha rilevato come quelle pratiche possano causare enormi traumi, aumentare il rischio di suicidio.
Nonostante numerosi esperti le abbiano più volte screditate, le "terapie riparative" sono ancora legali in 68 Paesi, tra cui l'Italia. Mario Adinolfi, Riccardo Cascioli e la signora Silvana De Mari si sono spesso adoperati per promuoverle, pur ricorrendo un linguaggio ambigui che negasse il loro sostenere che l'omosessualità potesse essere "curata" mentre si mostravano in pubblico con un tale che dice di essere "guarito" dall'omosessualità.
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