Riccardo Cascioli è stato assolto dalla denuncia per diffamazione avanzata dal salesiani


I giudici hanno assolto la lobby di Riccardo Cascioli dalle accuse di diffamazione aggravata perché «perché il fatto non costituisce reato». Il loro sito era stato denunciato per diffamazione dalla salesiana LDC in riferimento ad un articolo pubblicato il 9 aprile 2018 dal titolo “Coppia gay fa capolino nel catechismo per bambini”.
L’articolo protestava per la presenza di immagini da loro ritenute equivoche e che Cascioli sosteneva potessero indurre i bambini alla tolleranza al posto di convincerli che la religione sia fonte di discriminazione come lui è solito sostenere. La Nuova Bussola Quotidiana sosteneva che tra le immagini contenute nel catechismo «spiccavano due uomini con due bambini, che dai loro atteggiamenti davano l'idea di una coppia omosessuale con relativi figli». Ed ovviamente a loro non andava bene.
Il giudice infatti ha accolto la tesi della difesa (sostenuta dall’avvocato Gianpiero Biancolella, coadiuvato dagli avvocati Alessandra Nucci e Valentina Simone) che ha rivendicato il diritto di cronaca e il diritto di critica. Cascoli sostiene inoltre che «la deposizione nell’udienza del 21 aprile scorso dei testi convocati dall’avvocato della LDC è apparsa così contraddittoria, e a tratti surreale, che in apertura dell’udienza di due giorni fa è stato lo stesso Pubblico Ministero a chiedere l’assoluzione dei giornalisti della Bussola perché il fatto non sussiste».

Sul loro sito, la lobby di cascioli commenta la sentenza sostenendo che i salesiano avrebbero dimostrato «odio» verso di loro:

Ci si permetta inoltre un paio di considerazioni. Ci ha colpito la forte ostilità e l’odio ideologico nei nostri confronti che fin dall’inizio hanno animato i vertici dell’editrice salesiana. Che peraltro era in buona compagnia, visto che avendo annunciato ufficialmente la querela, ha raccolto sui social grandi ovazioni di persone felici che «finalmente qualcuno gliela farà pagare alla Bussola» (ovviamente sono tutti cattolici del dialogo e dei ponti). L’ostilità era evidente nella deposizione dei vertici della LDC – ed è triste vedere sacerdoti salesiani con certi atteggiamenti - e soprattutto nell’arringa finale del loro avvocato, che ha pateticamente cercato di trasformare la discussione intorno a un articolo in un processo alla Bussola e alla sua linea editoriale. Addirittura si è aggrappato ad articoli infamanti nei nostri confronti del tristemente noto sito gayburg.it, pur di screditare il nostro giornale agli occhi del giudice.
A dare fastidio – lo dimostra l’argomento del processo - è la nostra difesa delle perenni verità di fede, la difesa del Magistero e del Catechismo, che non sono opinioni che cambiano con il cambiare di vescovi e papi. E per regolare i conti ecclesiali, ci trascinano davanti ai tribunali civili. Mal gliene incolse. Ma dobbiamo essere consapevoli che oggi nella Chiesa è sempre più pericoloso mantenersi fedeli all’ortodossia, permanere nella verità, tanto sono forti i venti mondani che agitano la Chiesa.

Curioso è come Cascioli inveisca anche contro Gayburg, infastidito da chiunque osi esprimere opinioni sgradite alla sua lobby e alla sua propaganda.
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