Sara Reho torna a difendere il razzismo


Sara Reho, in qualità di rappresentante del partito omofobo di Mario Adinolfi, dice che il razzismo è giusto e che chiunque debba poter rifiutare una casa a chi è palestinese. Peccato che se qualcuno avesse negato la casa ad un sedicente "cristiano" o elettore di Adinolfi, è molto probabile che lei avrebbe avuto una reazione diametralmente opposta.
E dopo aver sostenuto che il proprietario di una casa dovrebbe poter discriminare quanto desidera, inizia a dire che i neri discriminerebbero i bianchi e che lei si sente vittima di razzismo in quando eterosessuale di pelle bianca. Una teoria che pare molto vicina a quella dei suprematisti bianchi, peraltro perfettamente coerente con le sue invettive contro il movimento dei Black Lives Matter:



Al solito, la signora Reho accusa tutti di fare «propaganda» in quanto non tacciono davanti alle discriminazioni a lei gradite, al contrario di quel suo partito che fa polemiche ideologiche ogni qualvolta temono che qualcuno altro non sia discriminato nel nome di Adinolfi.
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