Sephora e quel bacio gay che fa infuriare le lobby omofobe


Mentre in Italia subbiamo un Simone Pillon che schiuma contro uno spot natalizio norvegese perché a lui non sta bene che due uomini possano baciarsi, negli Stati Uniti è il gruppo evangelico One Million Moms ad essersi scagliato contro l'ultimo spot natalizio di Sephora.
Il gruppo omotransfobico, finanziato dall'American Family Association (AFA), dice di non accettare che tra i clienti rappresentati nello spot possa figurare anche una coppia gay. Secondo la loro presidentessa, Monica Cole, sarebbe inammissibile che lo spot non mostri solo e soltanto donne e dice che si dovrebbe boicottare il marchio perché promuoverebbe «il peccato» attraverso una presa di posizione «questo argomento controverso» che li avrebbe portati a non «rimanere neutrale in questa guerra culturale» contro la supremazia del maschio eterosessuale bianco.
La signora Cole sostiene anche che «la coppia omosessuale è l’unica coppia romantica inclusa nello spot. La clientela principale di Sephora sono le donne, ma l’azienda chiude lo spot con due uomini che si baciano. La promozione delle relazioni tra persone dello stesso sesso non dovrebbe avere nulla a che fare con il marketing di prodotti per il trucco e la cura della pelle». Dice che a dirlo sarebbe «la verità biblica», citando il versetto 1:26-27 che mette in guardia le persone che si dedicano alla lussuria sessuale.
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