Volano stracci tra la Lega e l'organizzazione forzanovista Provita Onlus


Volano stracci tra la Lega doi Matteo Salvini e l'organizzazione forzanovista Provita Onlus, la quale si è presentata con il contratto sottoscritto dai leghisti poter affermare che ora devono fare ciò che Jacopo Coghe ordina loro. Ed ovviamente lui vuole che si impedisca qualsiasi contrasto all'omofobia.
La pietra dello scandalo sono i 39.963 euro di contributi regionali arrivati al Comune di Forlì «per attività rivolte alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere». Attività per il bene dei cittadini, ma che Simone Ortolani di Provita Onlus dice servano a promuovere quella fantomatica «teoria gender» su cui loro campano.
L’assessora leghista alle Pari Opportunità, Andrea Cintorino, si è affrettata a chiedergli scusa, sottolineando come lei si stia adoperando per cercare di cancellare vari progetti di contrasto alla violenza legata al genere e all'orientamento sessuale approvati dalla precedente giunta di centrosinistra. Poi ha aggiunto: «Non condividiamo la teoria gender, ma non potevamo rifiutare un contributo da 40mila euro».
Se è curioso che loro dicano di "non convividere" l'esistenza della persone sgradite alle lobby di estrema destra, il referente regionale di Provita insiste nel sostenere:

Profondo stupore e perplessità. Chiediamo chiarimenti all’assessore Andrea Cintorino. È opportuno cercare di capire se questo contributo sia indirizzato allo sviluppo e alla promozione di iniziative per promuovere una reale opposizione a forme di violenza, sempre inaccettabili nei confronti di tutte le categorie di cittadini, oppure se ci troviamo di fronte all’ipotesi dell’uso di risorse pubbliche per la promozione dell’ideologia Lgbtq+, eventualmente anche all’interno del contesto scolastico.

Ovviamente si affretta a tirare in ballo i bambini, in quella loro ossessione nell'abusare di minorenni per le loro campagne contro la bufala gender. Tutto questo grazie a quel contratto che i leghisti hanno sottoscritto in cambio di una promozione dei loro candidati tra il fondamentalismo di ultra-destra.
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