Adinolfi dice che se Gesù andava dai lebbrosi, allora i no-vax hanno il diritto di venire a casa vostra ad infettarvi


Mario Adinolfi dice che se Gesù va dai lebbrosi, allora i lebbrosi avrebbero il diritto di andare al bar a contagiare gli altri. Insomma, il fondamentalista continua a non capire che esiste una differenza tra chi si reca volontariamente da qualcuno e chi si troverebbe costretto a subire la presenza di un lebbroso sull'autobus o sul posto di lavoro.
Riuscendo a suscitate orrore persino nel direttore di Libero, che non è certo un noto esponente della sinistra, Adinolfi ha iniziato ad urlare che Gesù sarebbe un no-vax e che bisognerebbe riscrivere i vangeli se e le persone per bene non si lasceranno contagiare da chi ha deliberatamente scelto di essere più contagioso degli altri.



Nel video, dice che lui ha deciso che la tutela della vita sarebbe «una grave violazione dei diritti costituzionali» e che nelle chiese si debbano infettare i soggetti a rischio perché «i cattolici» vogliono sacrifici umani. Ovviamente dice pure che lui vede «apartheid» verso i no-vax, perché lui ritiene che le scelte irresponsabili compiute contro il bene comune non debbano avere conseguenze. Non pubblica alcun riferimento alla presunta richiesta di arresto, ma si sa che lui ama fare becero vittimismo.

Intanto è il suo amico Luogi Carollo a spiegarci che la sua chiesa ha sparso contagi per oltre un mese e che è servito un lockdown per risanare la situazione:



Il bello è che lo scrive a poche ore dall'aver insultato il ministro Speranza perché non aveva riaperto tutto:



Insomma, vogliono chiese aperti e non vogliono limitazioni, ma poi pate la pensano diversamente se sono loro a rischiare qualcosa.
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