Il leghista Simone Pillon rilancia la sua efferata jihad contro le atlete trans


Continua senza sosta la jihad proclamata dal senatore leghista Simone Pillon contro le atlete trans, da lui puntualmente insultate e definite "maschi che gareggiano contro le femmine" in quel suo dire che andrebbe vietata l'esistenza alle donne trans. Insomma, nulla di nuovo, dato che anche Hitler la pensava come lui, ma pare davvero patetico che a fingersi femminista sia quel leghista prepotente che chiede leggi che impongano alle donne il dovere di fare ciò che gli uomini le ordinano dopo aver esultato per aver affossato una legge contro la misoginia.

Ormai noioso nel duo starnazzando insulti ogni volta che qualcuno gli offre uno spunto per insultare e diffamare qualcuno, scrive:



Al solito dimentica gli uomini trans, dato che parlare di loro farebbe cadere il suo castello di menzogne. Inoltre non tutte le donne hanno la stessa struttura fisica e basta avere un qualche neurone per comprendere che il voler sostenere che le mani sono più grandi di quelle di una donna è una grossa balla, probabile pretesto per giustificar ei propri insuccessi. A questo punto vogliamo parlare di quanto siano espansi i polmoni di Adinolfi e sostenere che debba vincere le Olimpiadi?

Fa ribrezzo anche osservare quali commenti riesca a raccattare il senatore:





Dato che il leghista sostiene idi essere "cristiano", non pensa che il suo dedicare la vita ad aizzare odio e discriminazione sia un grennpass per l'inferno? E poco imposterà se lui è stato con if ascisti alle manifestazioni no-vax, la sua condanna sarà impietosa.
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