Il sindacato di destra della polizia: «Noi le mascherine rosa non le indossiamo»


Il senatore Simone Pillon non si vestirebbe mai di rosa, dato che il maschio eterosessuale leghista reputa che quello sia un colore riservato alle cubiste che il "capitano" paga per farsi sollazzare sulle spiagge del Papeete davanti alla figlioletta. E forse anche gli agenti di polizia di Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia devono pensarla come lui, dato che il loro sindacato di destea ha espresso il loro rifiuto all'uso delle mascherine FFP2 che gli abbiamo comprato con i nostri soldi. Il motivo? Sono rosa e loro le reputano "indecorose" per un maschio.

In una lettera indirizzata al capo della polizia, il SAP scrive:.

Noi le mascherine rosa non le indossiamo. Non fanno onore alla divisa. Sulla base del giuramento fatto, è necessario che l’uniforme venga portata con decoro e rispetto per l’Istituzione a cui si appartiene. Soprattutto in un momento storico, in cui la narrativa ci racconta di una crescente avversione nei confronti delle Forze dell’Ordine, diventa necessario adottare sobrietà e rispetto per le divise indossate. Cose che devono far parte dell’ambito di chi è chiamato a far rispettare le regole. Diventa pertanto sconsigliato l’uso di accessori non idonei e che non rappresentano l’Amministrazione. Riteniamo per tanto che gli indumenti e gli accessori utilizzati debbano essere consoni e coerenti con la divisa, così come è sconsigliato utilizzare mascherine vistose o con ornamenti eccessivi e che non portino simboli di richiamo all’Istituzione.


A detta loro, il rosa darebbe "una parvenza di minore autorevolezza" e quindi vogliono che gli si comprino nuove mascherine che siano "bianche, azzurre, blu o nere" dato che l'azzurro è per i foerti maschietti e il rosa per le deboli femminucce.
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