L'Iran ha giustiziato altri due presunti gay


In Iran sono state eseguite due nuove condanne a morte. Dopo sei anni di prigionia e un processo iniquo, Mehrdad Karimpou e Farid Mohammadi sono stati impiccati nella prigione di Maragheh perché accusati di "sdomia". L’articolo 234 del codice penale iraniano, infatti, prevede che i rapporti anali tra uomini siano puniti con la pena di morte. Però non c'è alcuna pena per chi commette abusi sessuali sui bambini, ad indicare la follia di una "morale" che punisce l'amore e tollera lo stupro.
Si stima che tra i 4.000 e i 6.000 gay siano stati uccisi sullabase di quella norma a partire dalla rivoluzione islamica del 1979.
Le due vittime avevano solo 32 anni.
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