Provita Onlus raccoglie firme contro Sanremo: «La Rai fermi il pericolo dell'ospite travestito da donna»


Anche quest'anno l'organizzazione forzanovista Provita Onlus invita a boicottare il Festival di Saremo, presumibilmente attingendo alle isteriche polemiche del senatore leghista Simone Pillon contro la presenza di Drusilla Foer sul palco.

Il gruppo di ultra-destra ha così lanciato un'assurda raccolta firme, prontamente promossa anche dal pastore Luogi Carollo (ossia quel tizio che va in giro a dire che i gay sarebbero "malati mentali" mentre pregava con Pillon per la venuta di Orban):



Il testo proposto è surreale. Oltre a lanciare l'assurda teoria russa sull'esistenza di una fantomatica "propaganda gay", l'organizzazione forzanovista si inventa che non essere omofobi sarebbe contro la famiglia. Ma è ancora più grave il loro chiedere una censura delle idee, con Jacopo Coghe che invoca il divieto di parola per chi non è omofobo quanto lo è lui. Ed è così che scrivono:

Firma questa petizione per chiedere alla RAI, pagata da tutti gli italiani, che l'esibizione sul palco di Sanremo 2022 dell'ospite travestito da donna Gianluca Gori - in arte “Drusilla Foer” - resti di natura artistica e non si faccia propaganda politica pro Gender e LGBT come è già accaduto in passato.
“Drusilla Foer” è un attivista LGBT schierato per cause politiche come matrimoni e adozioni gay e per il Ddl Zan, la legge che voleva silenziare i cittadini a favore della famiglia e che il Pd vuole rilanciare nel 2022.

È concreto il pericolo che il palco di Sanremo 2022 si trasformi, di nuovo, nel megafono di una propaganda politica ideologica contro la famiglia e la libertà di pensare che ogni figlio nasce da una mamma e un papà, e non da “genitore 1” e “genitore 2” o da un utero in affitto.

Firma ora la petizione per chiedere che l'esibizione di “Drusilla Foer” si mantenga nei limiti della performance artistica e non si trasformi in un ‘Cavallo di Troia’ Gender e LGBT per influenzare milioni di famiglie e i loro figli.

Insomma, invocano censure preventive contro chiunque non sia espressione del loro pensiero unico contro le famiglie e i bambini.
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