Tommaso Zorzi risponde alle scomposte polemiche di Pillon contro Drag Race Italia


A seguito delle scomposte invettive con cui il leghista Simone Pillon ha invitato i leghisti a boicottare Sky perché a lui non sta bene possano esserci drag queen nei programmi di Discovery (che però è un altro gruppo editoriale), Tommaso Zorzi si è detto orgoglioso di aver presentato uno show che non piacesse al senatore.
Il conduttore spiega che sarebbe tato molto preoccupante ottenere il suo plauso, anche in considerazione di come il leghista sia solito elogiare solo chi istiga alla discriminazione, spiegando quanto siano ridicole le sue teorie volte a sostenere che gli abbonamenti a Sky servirebbero a finanziare drag queen nelle scuole, Zorizi spiega che l'unico reale pericolo per i bambini sarebbe la presenza di Pillon nelle classi. Un pericolo reso evidente dal tentativo delle lobby che lui rappresenta di introdurre corsi di educazione sessuale biblica che invitavano i minorenni a praticare sesso non protetto nel nome di Maria Rachele Ruiu (ossia l'ex redattrice di Cascioli che importò in Italia la bufala "gender" teorizzata da un prete che venne indagato per abusi sessuali sui novizi).

Attraverso Instagram, Zorzi scrive:



Sul profilo di Pillon, invece, i suoi seguaci dicono di voler boicottare Discovery, Sky, Netflix e ogni altro gruppo editoriale osi non essere omofobo quanto loro vorrebbero. E non gli basterà, dato che dal 9 gennaio Drag Race Italia sarà trasmesso in chiaro da Real Time e il loro stralciare abbinamenti non servirà a nulla, anche se è molto probabile ipotizzare che i discepoli di Pillon guarderanno solo Rete 4.
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