Tuiach augura la morte ai vaccinati


Le feste di capodanno in strada erano vietate, ma il camerata Fabio Tuiach si vanta di come il figlio minorenne sarebbe uscito nelle strade di Trieste. Assicura anche che il minorenne abbia cercato di infastidire solo ragazzine non-vax per far felice la sua mamma, la quale nel frattempo veniva penetrata dal babbo. Ne approfitta anche per augurare la morte a chi si vaccina, sostenendo che chi non sparge l'infezione come i fascisti sarebbe un ipocondriaco (ma non se è il suo Roberto Fiore a dirsi in pericolo di vita per la presenza di un positivo nel carcere in cui si trova dopo l'assalto alla sede dei sindacati):







Insomma, il camerata può anche piagnucolare che lo abbiano licenziato perché lui si intascava la malattia mentre se ne andava in giro a fare il fascista, così come può anche insistere nel raccontare che il Covid sarebbe solo «un'influenza» che si prende partecipando a manifestazioni illegali vietate dai decreti Salvini (ossia del padano che gli ha regalato uno stipendio pubblico). Ma ogni sua parola pare aggravare la sua condizione, come il suo ribadire che lui di inginocchia davanti alla svastica:



Poi Giletti lo invita in televisione...
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