Adinolfi dice che lui avrebbe vinto lui se le elezioni si fossero svolte al "family day" del 2016


Mario Adinolfi è tornato a pubblicare fotografie della sua figlioletta minorenne che usò nel 2016 a scopo autopromozionale sul palco della manifestazione di Gandolfini. Volendo usare i termini con cui lui oggi invita i no-vax all'irresponsabilita, potremmo dire che Adinolfi invocava una violentissima "apatheid" verso i gay. Il tutto, ovviamente, con tutte le differenze del caso tra il suo dirsi discriminato perché non vuole conseguenze al suo aver scelto di essere no-vax a rischio della salute altrui e il su pretendere discriminazioni derivanti dalle caratteristiche naturali delle sue vittime.

Ancora convinto che il volersi intestare la seconda edizione del "family day" inaugurato dal pregiudicato indagato per prostituzione, scrive:



Surreale è il suo sostenere che lui avrebbe vinto se si fosse fatto votare solo chi ha partecipato all'evento. E ovviamente dice che loto si sentivano tantissimi, anche se alle urne si sono dimostrati una minoranza irrilevante:





Ma che si può dire di un integralista che da sei anni si intesta quella vergogna? Davvero vuole campare tutta la vita proponendosi come il molestatore di ragazzini gay che campa sull'istigazione all'odio? E perché non ricorda come su quel palco c'era pure Casini, quasi come se non ci fosse posto per chi non ha più di una famiglia?
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