Adinolfi lancia lancia una jihad contro Achille Lauro. I suoi si dicono pronti ad ucciderlo nel suo nome


Mario Adinolfi continua a sbeffeggiare i cattolici, proclamandosi il loro massimo rappresentante in quanto omofobo, sposato con due donne e vicino alla destra neofascista. Forse nostalgico dell'Inquisizione, ama condannare tutto ciò che non riesce a comprendere. Ed è così che anche ieri non pare aver capito nulla dell'esibizione a Sanremo di Achille Lauro, motivo per cui ha deciso di lanciare una jihad a cui i suoi seguaci rispandono dicendosi pronti ad ucciderlo nel suo nome:



Se è sconvolgente come Adinolfi chieda che sia distrutto tutto ciò che lui non è capace di comprendere, preoccupante è anche il suo ricorso a quel solito benaltrismo di estrema destar che mira a creare contrapposizioni tra cristiani e mussulmani. Ovviamente lascia intendere che lui ha deciso che lui sarebbe meglio di loro, che lui è bravo perché vuole contagiare le persone vaccinate mentre pretende si impongano torture ai malati terminali, promettendo che lui vieterà l'amore, imporrà dogmi sessuali, aiuterà le mafie a fare soldi, vieterà l'autodeterminazione delle donne e via discorrendo.
Curiosa è anche la sua teoria per cui sarebbe offensivo esprimere opinioni contro l'ipocrisia di una religione che è presente nella nostra società al posto di parlare di religioni a noi lontane. Quindi perché lui parla delle scuole italiane e non di quelle armene? Perché rompe le scatole ai nostri ragazzi invece di occuparsi di chi vive in Groenlandia? Come fa a sostenere che i crimini d'odio sarebbe "libertà di espressione" se poi invoca la censura delle idee?
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