Adinolfi accomuna la guerra in Ucraina al greenpass mentre difende le bombe di Putin


Mario Adinolfi appare davvero nauseante nel suo uso di una retorica populista che si basa sul proporsi come quello che si lamenta incessantemente di tutto e che si propone come l'antagonista che vuole sempre stare dalla parte sbagliata della storia. Magari quell'atteggiamento gli porta immeritata visibilità, ma è deprimente voglia essere ricordato come l'omofobo no-vax che si eccita davanti alle bombe di Putin.
Robadendo che lui sarebbe disposto sacrificare vite umane pur di fare colazione al bar senza assumersi le responsabilità delle sue scelte no-vax, dichiara pure che il suo cervello non riuscirebbe a capire perché mai si provi orrore verso un omofobo che bombarda donne incinte. Ovviamente dice che la gente non tiferebbe per Putin solo perché la Rai sarebbe di regime, sostenendo non esisterebeb alcuna differenza tra gli invasori russi che uccidono gli ucraini e gli ucraini che si difendono dagli invasori russi:



In realtà non è la Rai a dire che i russi uccidono i bambini, dato che a dircelo sono i fatti. E non si capisce neppure come possa non provare vergogna ad usare i bambini morti per lamentarsi che a lui non sta bene che si usi il greenpass per difendere la salute pubblica.
Inoltre dovrebbe spiegarci una cosa: il fatto che esistono profughi ucraini e che non esistano profughi russi non gli suggerisce nulla? E davvero non ha notato che non ci sono stati ospedali pediatrici russi bombardati dagli ucraini?
1 commento