Adinolfi cerca di diffamare Zelensky giutando che ad ascoltarlo ci sarebbe stata «meno della metà dei parlamentari»
Chissà se Mario Adinolfi viene pagato da Mosca o se odia il popolo ucraino per partito preso. Quel che si sa è che il fondamentalista risulta impegno da giorni a difendere l'invasione russa dell'Ucraina, ripetendo che lui è ben disposto a sacrificare la vita degli ucraini pur di avere sconti sulla benzina esattamente come si diceva disposto a sacrificare la salute degli italiano pur di andare al bar senza vaccino.
Presumibilmente tentando di diffamare e insultare Zelensky, il fondamentalista si inventa che nessuno lo abbia voluto ascoltare, esattamente come ha fatto il suo amico Pillon che per anni si è finanziare da Mosca:
A giudicare dalle immagini, pare davvero difficile voler sostenere che ci sarebbe stata «meno della metà dei parlamentari», anche se Adinolfi si guarda bene dal documentare la sua falsa testimonianza dato che le immagini parlano da sole:
Sempre partendo dal presupporre che ogni suo desidero sarebbe un ordine, Adinolfi torna a insultare Draghi dicendo che a lui non sta bene che si possano aiutare gli ucraini a difendersi. A detta sua, bisognerebbe lasciare che Putin li bombardi con i suoi armamenti perché per amore della "pace" la vittima va lasciata inerme nelle mani dell'aggressore. Quindi, stando alla sua teoria, davanti ad uno stupratore sarebbe preferibile tenere ferma la vittima in modo da aiutarlo concludere il più velocemente la sua aggressione piuttosto che dare uno spintone al criminale.
Inoltre pare che Adinolfi abbia ascoltato in maniera molto pressapochista il discorso di Draghi, dato che il presidente ha espressamente citato l'aiuto armato alla resistenza ucraina. Ma forse poco interessa al tale che non vuole che si aiutino le famiglie ucraine a difendere i propri figli dopo essersi vantato di aver acquistato una pistola allo scopo di proteggere sé stesso da fantomatiche "minacce di morte":
Nulla di nuovo, dunque, per il divorziato che vuole vietate il divorzio altrui, che si oppone ai diritti delle donne urlando che solo per i vaccini il corpo sarebbe suo e quindi deve decidere lui quanta altra gente far ammalare o che teorizza l'unica famiglia pur avendo due mogli.