Alexander Nevzorov è il primo giornalista russo incriminato dalla legge bavaglio di Putin


«Non posso restare ancora in silenzio: quello che sta accadendo a Mariupol è terrorismo». È questa opinione ad aver portato giornalista ed ex deputato russo Alexander Nevzorov ad essere stato il primo giornalista russo incriminato dalla legge bavaglio voluta da Putin.
Il Comitato investigativo della Federazione Russa ha aperto un procedimento penale nei suoi confronti sulla base della legge che vieta di poter chiamare l'invasione russa dell'Ucraina con il suo nome al posto di usare i termini scelti dalla propaganda del Cremlino. Rischia 15 anni di carcere per aver detto la verità.
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