Il leghista Pillon è tornato a molestare Lia Thomas (e se la prende con il ddl Zan)


Il leghista Simone Pillon, che peraltro sostiene di autopercepirsi come un fantomatico "cristiano" nonostante ogni evidenza, è tornato a molestare Lia Thomas. Infuriato perché a lui non sta bene che un'atleta trans possa vincere, è cercando di istigare alla discriminazione i suoi elettori di estrema destra che il leghista sbraita come un indeminato che lui ordina si dica che le donne trans sarebbero uomini come sostiene il suo Putin.
Ovviamente ci spiega anche che il suo odio servirebbe a "giustificare" la sua difesa dei criminali, sostenendo che sia nel nome della discriminazione verso una nuotatrice statunitense che lui tutelerà chi commette crimini d'odio opponendosi al ddl Zan:



Insomma, mentre il suo amato Putin ci minaccia e incita i soldati astuprare le donne ucraine, la proprietà del leghista è quella di frugare nelle mutande delle ragazzine, eccitandosi davanti al bullismo.
Il senatore non si risparmia neppure dalla sua consueta falsa testimonianza, giurando che Lia si spaccerebbe per donna solo perché porta «un costume intero». Ma forse non basta neppure che Salvini abbia fatto dimettere chi aveva vinto su Pillon per rendere "onorevole" un candidato che il popolo non ha scelto.
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