Il pastore Carollo accusa Tiziano Ferro di «tratta»


Il pastore Luigi Carollo è tornato a rinnegare Dio, preferendo predicare la parola di Pillon. E così rilancia a proprio nome i messaggi scritti dal leghista contro Tiziano Ferro, dicendo che due gay non possono amare figli perché lui afferma sotto la sua responsabilità penale che Tiziano Ferro sarebbe responsabile di «tratta» di esseri umani.



Ad elargire quegli insulti è il tale che andò dalle lobby neofasciste a dirsi «minacciato fi morte» perché qualcuno invocava l'intervento dei servizi sociali davanti alle fotografie che lo videro usare il corpo della figlia neonata in difesa di chi commette crimini d'odio.

Curiosa è anche la sua teoria per cui si potrebbe ripubblicare a proprio nome ciò che i leghisti dicono se c'è il loro nome scritto nelle immagini confezione dal partito:



Quindi il signor Carollo ci spiega che lui non tollera si possano esprimere giudizi sulla sua famiglia, ma che è nel nome di Pillon che lui si sente legittimato a molestare i figli degli altri.
Commenti