La retorica di Salvini sui "veri profughi" e sulla "vera guerra"

L'attuale propaganda di Matteo Salvini si basa sul parlare ossessivamente di "veri profughi" e di "vera guerra" in riferimento agli ucraini massacrati dal suo (ex?) alleato. Non è dunque chiaro se lui ritenga che quelle in Afghanistan, Siria, Iraq non siano vere guerre? O forse pensa valgano meno solo perché i profughi non sono di pelle bianca?
A detta sua, cosa renderebbe un "falso profugo" di una "falsa guerra" il bambino siriano della fotografia? O forse quel bambino non gli interessa perché non porta consensi a chi punta sulla promozione dell'egoismo?
Sul tema, un giornalista francese ha osservato: «Solidalizzare solo con chi ci assomiglia ha un nome: razzismo».