La vile aggressione del pastore Carollo alla famiglia di Tiziano Ferro


Il pastore Luigi Carollo è quel tale che si diceva «minacciato di morte» da chi invocava l'intervento dei servizi sociali a seguito del suo aver pubblicato alcune immagini in cui usava il corpo della figlia minorenne per lanciare messaggi in difesa dei crimini d'odio. Grazie all'intervento di alcune organizzazioni neofasciste, quel gesto gli permise persino di essere ospitato sui programmi populisti di Retequattro e lo portò in radio a sostenere che i gay sarebbero «malati mentali» o che non si nascerebbe gay perché «Dio non commette errori» e lui ritiene che i gay lo siano.
Ma mentre il pastore si dice violato nella sua mascolinità da chiunque osi mettere in dubbio le sue capacità genitoriali, lo troviamo a starnazzare come un indemoniato che lui esige che si vieti a Tiziano Ferro di poter adottare bambini. Il motivo? Il pastore pentecostale giura che Dio ci voglia etero e che i gay soffrirebbero di un «disagio personale».
Inventata una tesi altamente discriminatoria, decide di giurare che i bambini ne soffrirebbero perché sarebbe Dio a decidere chi debba avere figli, ovviamente a meno che a volerli adottare non sia quel Gandolfini che vive una unione matrimoniale infeconda:



Il pastore pare non provare vergogna nel definire «tratta dei bimbi» la nascita di minorenni a lui sgraditi, magari urlando che bisogna rendere orfani die bambini perché lui possa sentirsi privilegiato nel crescere in maniera discutibile i suoi figli.
Da notare è come Carollo citi la trasmissione che l'ha ospitato, quasi scrivesse simili insulti solo nella speranza di ottenere nuova visibilità mediatica sulla pelle dei bambini. E non va meglio quando irride la religione sostenendo che Checco Zalone sarebbe un profeta:



Forse Carollo non se n'è accorto, ma Putin ha invaso l'Europa. Forse sarebbe stupido continuare a dare spazio alle isteriche proteste dell'esigua minoranza no-vax mentre i russi trucidano centinaia di civili in Ucraina dopo essere stati dipinti come "difensori del cristianesimo" dai partiti promossi dal pastore.
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