Liliana Segre svela l'inganno di Adinolfi e di chi strumentalizza la Costituzione a sostegno di Putin
Mario Adinolfi sbraita da giorni che la sua reinterpretazione della Costituzione imporrebbe il dovere "cristiano" di abbandonare gli ucraini al massacro russo, sostenendo che le pistole vadano bene solo quando è lui ad acquistare e a sfoggiare sui giornali come parte integrante della sua retorica incetrata sul vittimismo e sull'egocentrismo.
Come al solito, però, le teorie di Adinolfi si basano su un racconto parziale della verità, un po' come quando nei suoi libri interrompeva le citazioni di Elton John a metà per mistificarne il senso. A spiegare il suo inganno è la senatrice Liliana Segre che, in un videomessaggio trasmesso durante il 17° congresso dell’Anpi a Riccione, parla della guerra in Ucraina e del ruolo dell’Italia all’interno del conflitto:
La resistenza del popolo invaso rappresenta l’esercizio di quel diritto fondamentale di difendere la propria patria che l’articolo 52 della Costituzione prescrive addirittura come sacro dovere. Dunque non è concepibile nessuna equidistanza. Se vogliamo essere fedeli ai nostri valori, dobbiamo sostenere il popolo ucraino che lotta per non soccombere all’invasione e per non perdere la propria libertà.
Adinolfi e molti estremisti amano citare singoli articoli, spesso ignorando che gli articoli della Costituzione non possono mai contraddirsi e che la carta ha senso solo nella su interezza. Quindi lui fa presto a dire che l'Italia ripudia la guerra, ma per farlo deve dimenticare che esiste un diritto alal difesa sancito nella Costituzione e persino nel Catechismo.
La senatrice ha poi aggiunto:
Anche rispetto a questa mostruosità della guerra, la nostra Costituzione ci offre una guida sicura, se riusciamo a declinare in chiave universale i suoi precetti. Infatti, l’aggressione immotivata e ingiustificabile contro la sovranità dell’Ucraina rappresenta proprio l’esempio evidente del tipo di guerra che, più di ogni altro, l’articolo 11 della Costituzione ci insegna a ‘ripudiare’: la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli [...] La guerra assurda e sanguinosa che è tornata a sconvolgere il cuore della nostra Europa provoca in me un orrore che non è facile descrivere. Quelle bombe sulle case, quelle famiglie in fuga. Quanti ricordi di un terribile passato che non avrei mai immaginato di rivedere così vicino.
Una lezione che dovrebbe essere ripetuta a quel no-vax che si dice "cristianamente ispirato" nella sua guerriglia contro i diritti umani, nella sua prevaricazione sulle donne e nel suo collaborazionismo alle invasioni armate.