Putin tenta di censurare persino i morti


La Russia ha vietato i funerali delle migliaia di soldati caduti in Ungheria, spesso giovanissimi. Il pretesto addotto dal Cremlino è quello di non voler "creare panico", ma pare evidente che il loro presidente non voglia far sapere alla popolazione quanto siano gravi le perdite militari riscontrate durante la sua ingiustificata invasione dell'Ucraina.
Tra i morti figurano anche numerosi ragazzi che stavano svolgendo il servizio di leva, i quali non avevano idea che Putin li stesse mandando a invadere uno stato sovrano. Ad esempio, Maxim è morto in battaglia il 24 febbraio, un giorno prima di compiere 22 anni. Era un soldato di leva. L'ultima volta che ha parlato con sua madre era il 23 febbraio, quando era stato spedito a Belgorod. Non sapeva che da lì a poco sarebbe andato a combattere: «Siamo qui per delle esercitazioni, appena mi ridanno un telefono ti chiamo», ha promesso a sua madre quel giorno.
Ed è per cancellare quelle vite che Putin ha ordinato la cremazione die cadaveri, così da nascondere i morti e censurare le perdite.Putin stesso si è rivolto alle «famiglie dei soldati che stanno combattendo da eroi e avranno diritto a indennizzi e a riconoscimenti economici per il loro valore profuso sul campo di battaglia». Kyiv parla di oltre 9mila caduti russi. Pochi giorni fa, il ministero della Difesa ucraino ha diffuso un vademecum, con tanto di appelli scritti e in video, per spiegare alle madri russe come fare a recuperare i figli finiti prigionieri.
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