Si Teramo ad accogliere l'Abruzzo pride 2022


Si terrà a Teramo, il 25 Giugno prossimo, la terza Edizione dell’Abruzzo Pride, la manifestazione regionale indetta dal Coordinamento Abruzzo Pride, approdata a Pescara nel 2020 e a L'Aquila nel 2021.
Lo scorso anno il Pride ha colorato il Capoluogo regionale con oltre 1000 partecipanti all’evento finale, a cui hanno aderito e collaborato complessivamente ben 74 Associazioni e realtà abruzzesi.
Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, l’azione sociale e politica del Coordinamento Abruzzo Pride sul territorio abruzzese non si è mai arrestata e continuerà affinché sia possibile, in questa occasione, attraversare Teramo in tutta sicurezza con un corteo, come da tradizione.

«Quando arrivi dal Nord in Abruzzo puoi sentirti ‘Martinsicuro’ subito, ma per la comunità LGBTI+ abruzzese sentirsi davvero al sicuro è un traguardo ancora lontano», afferma Manuela di Nardo, portavoce del Coordinamento Abruzzo Pride. «Le tristi pagine scritte recentemente dalla Politica evidenziano quanto ancora sia necessario il Pride. Il nostro Abruzzo può e deve offrire un senso comunitario tale da non lasciare indietro nessuno, in cui tutte e tutti possano sentirsi finalmente a casa e al sicuro”. “Come le nostre bellissime colline teramane, trasformate dai girasoli in ampie distese colorate in primavera, vogliamo essere ancora un fiume, un fiume che riempirà le nostre città e Teramo con le nostre istanze e con i nostri colori, a testa alta».

È prevista anche quest’anno una Pride Week, settimana dedicata ad eventi culturali, letterari, musicali e aggregativi in tutta la Regione.

«L'anno appena passato ha evidenziato quanto l'Italia sia ancora indietro sul tema dei Diritti Civili rispetto al panorama europeo», commenta Fabio Milillo, portavoce dell’Abruzzo Pride. «La bocciatura in Senato del DDL Zan rappresenta un avvilente parentesi del nostro Paese: le rappresentanti e i rappresentanti della Politica hanno dimostrato quanto non siano ancora pienamente consapevoli della situazione nella quale sono costrette a vivere persone LGBTI+, persone con disabilità e donne nonché della transfobia ancora così insita nella nostra società. Ecco perché desideriamo un Pride dalle soggettività libere, plurali e alleate per una rivoluzione socio-culturale forte, gentile e orgogliosa».
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