Google continua ad avere problemi con i baci gay


Per quanto Google sostenga di essere un'azienda gay-friendly, alcune loro decisioni appaiono alquanto discutibili. Ad esempio, la loro concessionaria di pubblicità non pare essersi mai fatta problemi a finanziare chi vuole "curare" i gay o chi istiga alla discriminazione, ma nei confronti di Gayburg solleva contestazioni a contenuti che pare davvero difficile definire "per adulti" come loro sostengono.

Prendiamo questi due esempi:



Google dichiara di vedere "contenuto per adulti" o "contenuti di natura sessuale" in un post del 2016 cui parlavamo di un casto bacio scambiato tra Giuseppe Gioffré e un altro ballerino durante una coreografia del serale di Amici. E sinceramente a noi non risulta che i programmi della De Filippi siano un diretto concorrente di PornHub.
Ma forse è ancora più offensivo come abbiano definito in quel modo anche uno scatto in risposta all'omofobia realizzato nel 2016 dal rugbista australiano Israel Folau, bollato come "contenuto per adulta" manco fossero state applicate le leggi anti-gay di Putin che il leghista Pillon vorrebbe portare in Italia.
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