Adinolfi dice che è «cretino» chi non la pensa come lui


Mario Adinolfi continua a ritenete che sia uno stile di vita adatto ad un pokerista che si professa "cristianamente ispirato" dare del "caprone" o del "cretino" a chi non pensa pensa come lui, ossia che avrebbe ragione Kirill a dire che sarebbe "moralmente accettabile" uccidere chi non è omofobo almeno quanto lui. Giura anche che lui non vede alcuna differenza tra invasore e invaso, perché lui ritiene che solo i "cretini" condannino chi impugna le armi e aggredisce uno stato democratico. In altre parole, sostiene non si debba intervenire se si vede una donna stuprata perché non è detto che magari sia una cattiva persona e se lo sia "meritato".
Da acquirente di pistole, si dice pacifista e urla che il popolo dovrebbe decidere se lasciar massacrare altri popoli dopo aver sostenuto che il popolo deve subire il volere delle minoranze in tema di vaccini, eutanasia e contrasto ai crimini d'odio:



E se è triste l'assiduità con cui Adinolfi si auto-elogia per quello che dice, pare dimenticarsi spesso che nessuno lo ha eletto e che dunque la sua opinabile "opinione" resta un fastidioso brusio di un integralista che cerca di corrompere al bullismo i bambini andando in televisione a insultare tutti.
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