Russi chiedono soldi alle madri ucraine per non uccidere i loro figli


Proseguono i crimini russi perpetrati in Ucraina. Alcuni soldati di Putin hanno rapito giovane volontario, sceso in campo al fianco delle forze di difesa dell’Ucraina, per poi chiedere un riscatto a sua madre.
La denuncia è di Olga Novykova, direttrice del festival cinematografico internazionale di Mariupol, la quale si è vista recapitare attraverso il profilo Facebook del figlio un messaggio dei russi che le chiedevano soldi per non uccidere suo figlio. La loro richiesta è di oltre 400mila rubli (5mila euro), ma tale cifra non è a disposizione di chi è una profuga come la donna. Inoltre, il pagamento del riscatto non porterà alla liberazione del giovane, ma solamente alla sua non uccisione.
«Mi hanno contattato su Facebook attraverso l’account di mio figlio -racconta- Mi hanno mandato prima un vocale, poi mi hanno chiamato attraverso Messenger chiedendo i soldi, infine mi hanno inviato il video di Alexey, prigioniero. Mi hanno contattato il 24 aprile intorno alle 14. Mi hanno detto "ci servono soldi", ho risposto "quanti?", "5mila euro". Ho detto: "ma come faccio, sono una profuga", "non è un nostro problema, se entro domani, 25 aprile, non abbiamo i soldi, il prossimo video che vedrà è l’uccisione di suo figlio"».
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