Adinolfi: «Noi siamo in dittatura. Putin è democratico»


Dopo aver trascorso le ultime ventiquattr'ore ad ignorare la Giornata internazionale contro l'omofobia, Mario Adinolfi è tornato a raccontare che il suo amato Putin sarebbe un eroe della democrazia e che noi vivremmo in una «dittatura» perché non assecondiamo quei menefreghisti che gli vorrebbero consegnare l'Ucraina.
La sua tesi è che il cristianissimo Putin starebbe cristianamente invadendo uno stato sovrano cole sue sue cristiane bombe e i suoi stupri cristiani di bimbe ucraine che però non sarebbero sufficientemente cristiane da poter piacere al cristiano dalle due mogli cristiane che si dice cristianamente ispirato nella sua cristiana omofobia. E così Adinolfi giura che la guerra sarebbe colpa delle vittime e non dell'invasore, ribadendo che lui non vuole che gli ucraini possano essere aiutati a difendere le loro famiglie:



Dicendo che a contare sarebbero i sondaggi di Rete 4 e non gli scenari geopolitici che non interessano a chi pensa che l'Ucraina sia lontana e Putin non vorrà invadere anche noi, è forse dimenticandosi di come anche Hitler avesse un ampio consenso popolare che scrive:



Si inventa persino che sarebbe «dittatura» tutto ciò che non piace ai populisti, purché non di parli di vaccini, leggi contro i crimini d'odio o di eutanasia dato che in quel caso Adinolfi giura sia doveroso andate contro la maggioranza:



Tutto ci porta a pensare che Adinolfi sogni un mondo in cui tutti siano obbligati a fare quello che dice lui, spiegandoci la sua simpatia per lo zar.
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