Belpietro eccita il nazifascista Tuiach: «La mascherina è come la stella per gli ebrei durante il nazismo»


Il camerata nazifascista Fabio Tuiach continua a farci intendere che lui inneggi ad Hitler perché legge il giornaletto di Maurizio Belpietro. Infatti continua a citare sempre e solo quelle pagine per negare l'esistenza della pandemia e per dirsi legittimato nella sua prepotenza da untore che vuole andare in giro ad infettare gli altri:



Poiché Tuiach ha la brutta abitudine di modificare i fatti secondo convenienza, alcuni fatti vanno contestualizzati. La mascherina di Hello Kitty è una pagliacciata con cui l'ex consigliere è solito sfottere la scienza, urlando che il suo sostenere che Roberto Fiore sia «un santo» in quanto fascista sarebbe una prova del fatto che bisogna dire che il Covid sarebbe «solo un'influenza stagionale» perché lo ha detto lui (anche se poi ha chiesto la scarcerazione dicendoci «in pericolo di vita» per la presenza di un positivo nel carcere).
La presunta «chiesa cattocomunista» è la parrocchia sotto casa sua, dove il prete lo ha sbattuto fuori perché lui si rifiutava di rispettare la legge e pretendeva di sputare i suoi germi sui presenti.Il resto sono teorie del complotto che lui giura per servire la causa nazista, sostenendo che il suo arcivescovo Viganò lo sproni a non tradire il duce.

In tutto questo, è da vomito il suo sostenere che le mascherine sarebbero «come la stella per gli ebrei durante il nazismo».
Ovviamente il tristino pare incapace di comprendere ciò che dice, dato che il suo professarsi fan di Hitler ad amico amico degli stupratori minorili russi dovrebbe portarlo ad essere felice se davvero avesse ottenuto quella dittatura che dice di amare. O forse è arrabbiato perché sa bene che non esiste alcuna dittatura ma è incapace di formulare pensieri che vadano oltre la ripetizione di ciò che legge sui gruppi nazisti dei social russi.
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