Dieci autori reinterpretano il Decameron in chiave LGBT


Il Decameron di Boccaccio narra di un gruppo di ragazzi che decide di ritirarsi in una villa di campagna per sfuggire alla peste e di raccontare ogni giorno, a turno, una storia per sfuggire alla noia. Oggi, in un’epoca segnata dalla pandemia, da un recente passato di confinamenti e restrizioni e da una guerra in atto alle porte dell'Europa, è stato chiesto a dieci autori di prendere il posto di quei dieci ragazzi. Il risultato è una raccolta di racconti lgbt dal titolo "Gay Decameron", in cui l'intero ricavato dell'antologia sarà devoluto in beneficienza attraverso donazioni ad organizzazioni non profit.
Tra quelle pagine, Flavio Mazzini ripercorre i suoi anni giovanili nell’ambiente gay romano degli anni ‘90, tra ironia e nostalgia. Lisa Arsani ci racconta la storia d’amore tra due giovani ragazzi, collocando sullo sfondo una Bologna pittoresca. E poi ancora, un gioco di seduzione ispirato da un antico poeta romano (Gianni Antonio Palumbo), un incontro al buio tra un escort e il suo cliente integralista (Roberto Mauri), la relazione tra due adolescenti nella Napoli dei sobborghi (Carlo Lanna), i dubbi e le lotte interiori dei genitori di una ragazza transgender (Manuela Chiarottino), la giovinezza di un omosessuale degli anni ‘80 raccontata a ritroso attraverso una lettera al fratello (Christiano Cerasola), l’infatuazione proibita di un nuotatore pederasta (Gianluca Pirozzi), il coming out durante la leva militare (Davide Steccanella) e, infine, due anime smarrite che uniscono le proprie solitudini nell’improbabile ambiente di una comunità terapeutica (Lily Carpenetti).
Dieci autori prendono le mosse dal Decameron, reinterpretandolo in chiave LGBT e moderna con la massima libertà, mostrando inevitabilmente l’eterna attualità dell’opera originaria.

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