Dopo Russia e Ungheria, anche la Romania vuole una legge russa contro la "propaganda" dell'omosessualità


Dopo Russia e Ungheria, anche la Romania potrebbe presto importare le leggi omofobe di Putin che tanto eccitano il senatore leghista Simone Pillon.
Dicendosi certi che loro sarebbero eterosessuali solo perché sono stati indottrinati all'odio, i senatori rumeni hanno approvato un folle progetto di legge che vieterebbe qualsiasi utilizzo di materiali didattici che possa “promuovere” l’omosessualità. A sostenere quell'abominio è il partito di maggioranza Unione Democratica Magiara di Romania, partito di maggioranza e l’Alleanza per l’unione dei rumeni che di dice impegnato nel sostegno dei “valori della famiglia tradizionale”.
«La Romania deve evitare la deriva illiberale promossa dall’Ungheria attraverso tali misure che sono state duramente accolte dall’Unione Europea -dichiarano i membri di Accept- L’adozione di una legislazione esplicitamente omofobica e transfobica che censuri le informazioni sull’orientamento sessuale e l’identità di genere è una vergogna per la Romania. La camera bassa deve votare contro per fermare questo incitamento alla discriminazione».
La Romania ha depenalizzato l’omosessualità solo nel 2001, ma i populisti e neofascisti stanno lavorando alacremente per riportare in auge un forte sentimento omofobo che ha portato l'85% dei cittadini a ritenere che l’omosessualità non dovrebbe essere accettata dalla società.
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