Jacopo Coghe sostiene che il contrasto alla discriminazione sarebbe "dittatura"


Jacopo Coghe, in qualità di vicepresidente dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, sostiene che la femmina vada costretta con la forza al parto o che i malati terminali debbano essere torturati contro la loro volontà attraverso leggi contrarie ai principi della nostra Costituzione. Però poi sbraita che sarebbe "dittatura" il fatto che i gay vogliano vivere in santa pace la loro vita o che possano sposare chi vogliono anche se lui non vuole:



Peccato che il suo voler sostenere che la libertà altrui sia una "dittatura" verso chi discrimina paia una chiara riprova della sua omofobia. E se di certo non è un'organizzazione forzanovista finanziata da Mosca a poter dispensare assoluzioni a chi discrimina, Coghe non si trattiene dal suo offre la sua solita falsa testimonianza nel tentativo di spaventare i genitori omofobi con le teorie di quel loro prete indagato per abusi sessuali.
Peccato che il bullismo esista e non sia un "pretesto". Peccato che l'orientamento sessuale e l'identità di genere esitano anche se lui vorrebbe vietarle. Peccato che il suo ragionamento potrebbe portarlo a sostenere che "con la scusa del razzismo vanno nelle nostre scuole a negare che noi maschi eterosessuali bianchi siamo ariani". Già sotto il nazismo alcuni suoi colleghi sostennero quella teroria.
Commenti