Mariasilvia Spolato, la prima donna italiana ad aver fatto fare coming out


Era l'8 Marzo del 1972 quando Mariasilvia Spolato si presentò a Piazza del Popolo portando un cartello con scritto "Fronte di Liberazione Omosessuale". Era la prima donna italiana a dichiararsi pubblicamente lesbica.
Nata a Padova nel 1935, si laureò con 110 e lode e iniziò a lavorare come insegnante di matematica. Fondò il FLO (Fronte di Liberazione Omosessuale) e partecipò attivamente al collettivo femminista di Via Pompeo Magno, lottando per liberare le lesbiche da una doppia oppressione: quella per il loro orientamento sessuale e quella derivante dal loro sesso. Collaborò con il fronte del FUORI! e pubblicò “La prima poesia lesbica del neofemminismo italiano” e il libro “I movimenti omosessuali di liberazione”.
Alla manifestazione dell'8 Marzo 1972, venne immortalata sulle pagine di Panorama. Quelle fotografie fecero il giro del paese lei si ritrovò con i riflettori puntati contro: fu licenziata con l’accusa di “indegnità” e venne allontanata dalla famiglia. Iniziò a vivere per strada. Smise di lavarsi, di mangiare e si rifiutava si accettare qualunque elemosina, se non qualche sigaretta. Arrivò a Bolzano, dove numerose lesbiche italiane iniziarono a spedirle doni e dolciumi in segno di supporto e di gratitudine per la sua battaglia.
È morta il 31 Ottobre del 2018, quasi nell’indifferenza di un paese che pareva essesi dimenticata il suo sacrificio. A ricordarla du Lorenzo Zambello, un fotografo che le scattò alcune fotografie per il Quotidiano Alto Adige: «Come fotografo è stato un grande onore per me poterla fotografare, infatti non amava essere ripresa. Questa primavera, mentre facevo ritratti degli ospiti di villa Armonia, è stata lei a venire da me», ha ricordato.
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