Monza, il candidato di Adinolfi: «Vogliono realizzare la società asociale degli atomi sessualmente interscambiabili»


Sandro Belli è il candidato sindaco del partito di Mario Adinolfi a Monza. In occasione della Giornata contro l'omofobia, l'aspirante sindaco ha promesso che il suo partito si batterà contro i principi costituzionali sulla pari dignità.
Praticamente scopiazzando i proclami diramati dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus, il signor Belli definisce «inopportuna» la circolare del ministero che invitava ad organizzare «occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali» in occasione della Giornata Internazionale contro l'omofobia.

L'aspirante sindaco di Adinolfi sostiene che «il ddl Zan è stato bocciato e, dunque, non esiste legge in Italia che provveda questa giornata».
Peccato che il ddl Zan non è sia mai stato bocciato e la giornata in questione non ha nulla a che vedere con il ddl Zan visto è stata indetta con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/2007. Quindi è sulla base di false permesse e di vere e proprie menzogne che Belli si inventa che non si possa parlare di principi costituzionali senza un permesso scritto dei genitori, raccontando la solita balla sul fatto che il genitore debba poter stabilire tutto ciò che venga detto in classe:



Nella sua missiva, l'aspirante sindaco di Adinolfi sostiene che il contrasto ai reati d'odio e il contrasto al bullismo nelle scuole servirebbe a «rieducare i bambini» perché lui gira che l'odio omofobico sarebbe ciò che avrebbe «reso grande l'umanità». Si inventa persino che qualcuno vorrebbe «realizzare la società senza sessi. la società asociale degli atomi sessualmente interscambiabili, dotati di una sola identità, quella del consumo e del nichelismo economico».
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