Pillon arruola Maria Sole Ferrieri Caputi nella sua campagna contro i diritti delle donne


Mentre i suoi alleati russi stuprano minorenni e minacciano il lancio di bombe atomiche, il senatore Simone Pilon si dice impegnato nella difesa del sessismo.
In conformità al suo risultare esponente di un partito che rappresentava le donne come bambole gonfiabili, è inveendo istericamente contro Laura Boldrini che il leghista inizia a dire che esisterebbe il senatore ma non la senatrice, dato che lui vuole che per quel ruolo di prestigio si preferisca l'uso del maschile. Ed ovviamente va bene parlare di putt*ne o di tr*ie, dove il leghsita non vede problemi sul fatto che non esistano sinonimi al maschile dato che il maschiette è un dongiovanni mentre è solo la femminuccia ad essere definita tr*ia.

In quella sua abitudine a sostenere che l'opinabile parere di una singola persona dovrebbe diventare dogma di fede ogni sua pretesa, elogia la signora , a per il suo voler essere trattata come un maschio. Ed è buffo, dato he in simili circostanze dovrebbe mettersi ad urlare che lui vede il "gender" perché c'è una donna "che si sente" arbitro e vuole essere trattata come un uomo. Fatto sta che scrive:



Ovviamente dice che la signora Maria Sole Ferrieri Caputi prenderebbe a calci in faccia la Boltrini e le femministe. Ma la sua frase pare manipolata, dato che il virgolettato completo è questo: «Ma non chiamatemi arbitra. Quando lo fanno è per rimarcare che sono donna. Credo che ci sarà davvero parità quando non ci sarà più la necessità di sottolinearlo».
Con buona pace di Pillon, non pare che la la sua pupillavolesse sostenere quello che dice lui.
3 commenti