Pillon torna a ribadire che il maschio eterosessuale leghista vuole femminucce che vestano di rosa


Quest'oggi la priorità del senatore leghista Simone Pillon è stata quella di sostenere che la scienza imporrebbe ai maschietti il dovere di vestire d'azzurro e alle femminucce quello di indossare capi rosa.
Lo dice parlando di sé stesso in terza persona, vantandosi del suo essere considerato omofobo e prediligendo il termine "scienzah" che è stato coniato dai neo nazisti che hanno tentato di sabotare il contrasto alla pandemia. Ovviamente inveisce pure contro imprecisato "guardoni del gender" in quel suo insultare sistematicamente chiunque non sia allineato al pensiero unico delle lobby evangeliche statunitensi di estrema destra.

Citando Chiara Nasti e Mattia Zaccogni per finire con il suo solito specificare che lui avrebbe un pene e lei avrebbe vagina a disposizione del maschio, lo strapagato senatore scrive:



Se la teoria di Pillon dovrebbe portarlo ad accusare la Madonna di essere una donna "gender" dato che è sempre stata rappresentata in abiti azzurri, non stupisce che la sua ricostruzione storica risulti inesatta, come sempre accade. Infatti le critiche hanno riguardato la mancanza di gusto del momento e non i colori. Quindi il rosa non è un stato problema per nessuno, il problema è che un senatore definisca "sesso debole" le donne in un ricorso a terminologie sessiste che rischiano di incitare i predatori alla sopraffazione.
Inoltre i due non erano vestiti così perché hanno scelto quegli abiti, ma perché avevano affittato affittato lo stadio Olimpico di Roma per svelare ai loro follower il sesso del figlio attraverso una carnevalata in stile sagra di Pontida.

Ma non è finita qui. Pillon ha anche modificato a suo uso la presunta "ricerca" citata, dato che si è guardato bene dal riportare questa frase che si trovava immediatamente al di sotto del testo da lui copia-incollato:

"L'evoluzione -ha osservato la Hurlbert- può aver portato le donne a preferire lo tinte rossastre, e la cultura può quindi aver sfruttato e accentuato questa predilezione". La ricercatrice intende ora proseguire lo studio esaminando le preferenze in bambini piccoli.

Esatto. Il testo citato da Pillon spiega chiaramente che «la cultura può quindi aver sfruttato e accentuato questa predilezione» e conferma quanto il senatore leghista ha tentato di negare con quella citazione, ossia che esiste una chiara influenza culturale che impone stereotipi.

Ma forse Pillon confida nella bassa istruzione dell'elettorato leghista mentre scrive certe cose. Ed è tra i commenti che troviamo un suo suo seguace che non solo definisce "salvattore della patria" il portuale no-vax che invitava a non rispettare i protocolli di sicurezza, ma che è pure pronto a scrivere:



Quindi la famiglia andrebbe ridefinita sulla base delle pretese delle organizzazioni forzanoviste perché lo vogliono Pillon e il suo amichetto ungherese? E davvero Pillon non ha qualcosa di più importante da fare, dato che già lo scorso anno usò sua figlia per sostenere che il maschio eterosessuale leghista vuole femminucce che si vestano di rosa?
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