Pillon torna alla carica con il suo ddl che dispensa i maschi dal mantenimento di ex mogli e figli


Il leghista Simone Pillon sostiene che il contrasto ai crimini d'odio sarebbe «una norma liberticida» che può attendere, dato che per lui le «leggi di civiltà» sarebbero norme liberticide che imporranno ai figli il dovere di trascorrere un tempo prestabilito con il padre.
E se sino a ieri tentava di sostenere quella legge citando le teorie di un sostenitore della pedofilia, è dopo la sentenza della Cassazione che ha bollato come antiscientifiche le teorie su cui si fondava il suo ddl Pillon che il leghista è uscito allo scoperto spiegando che i bambini non c'entrano nulla: lui vuole togliere il mantenimento ai maschi.
Dato che nella mente di Pillon è dato di fatto che la donna non deve lavorare in quanto incaricata di badare ai figli, lui pensa che a pagare i mutui, i costi dei figli siano solo i maschietti. E dato che chi molla moglie e figli per correre dietro a ragazzine seminaggiorenni deve poi occuparsi del mantenimento di quelle donne che usava alla stregua di domestiche, è con il pretesto dei bambini che il leghista promette al maschio leghista una dispensa da ogni dovere. Così Berlusconi potrà smettere i pagare le sue ex moglie Salvini non dovrà più occuparsi di tutte quelle ragazze che ha ingravidato prima di finanziarsi con una ragazzina adolescente figlia di un condannato che ha la sua età:



Insomma, i bambini verranno arrestati se oseranno non fare ciò che il padre ordina loro in modo babbo possa usarli per fare del male alle loro ex, spesso mollando i costi dei figlia chi non lavorava perché il marito non glielo permetteva.
Inoltre Pillon continua a dire che tutta Europa avrebbe leggi come la sua, ma sarebbe interessante sapere quale altro Paese al mondo avrebbe una norma che cita la fantomatica "sindrome di alienazione parentale" come la sua o se davvero lui pensa che la situazione lavorativa delle donne che vivono in zone rurali sia la stessa delle donne svedesi.
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