Adinolfi: «I Pride sono le marce fasciste del terzo millennio»


«Sul cosiddetto matrimonio egualitario la lobby lgbt deve prendere atto che il paese non lo vuole». «Il ddl Zan è liberticida». È quanto ha urlato Mario Adinolfi a Zona Bianca, sostenendo che Pillon dovrebbe essere ritenuto la massima espressione del popolo.
Poi, pazienza se il 61% della popolazione italiana è favorevole al matrimonio egualitario e il 60% è favorevole al ddl Zan.

Intanto in studio le destre dicevano che «non servono leggi ma bisogna insegnare il rispetto ai giovani, basta non sia le giornata gender o dire ai bambini che esistono i gay».

Adinolfi ha riattaccato dicendo che i gay sarebbero fascisti con i poveri omofobi: «I manganellatori sono diventati altri. O aderisci alla piattaforma che dicono loro o il parlamento diventa fascista. Loro hanno il deposito fi poter dire che cosa è giusta, tutti gli altri sono omofobo. Usano il manganello contro di me». «I Pride sono le marce fasciste del terzo millennio».

Uno sguardo sui social Adinolfi mostra con chiarezza quale sia l'odio di cui lui è fiero promotore:



E questi sono i commenti dei suoi proseliti ad un Adinolfi che giurava che in Italia non esisterebbe alcuna omofobia e che i gay sarebbero fascisti contro chi sostiene che gli si debbano negare pari diritti.
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