I seguaci aizzati da Pillon: «I gay sono scarafaggi. I mussulmani sì che sanno come imporsi»


I gay sono «scarafaggi» che andrebbero «arrestati» perché offendono Rino Gattuso e il suo sostenere che il matrimonio vada riservato ai soli eterosessuali. Pillon dovrebbe prendere i gay e deportarli in Arabia Saudita, così finalmente li ammazzerebbero tutti perché i mussulmani sì «che sanno come fanno rispettare».
In Italia servirebbe il regime di Putin e di Orban, così da poter imporre leggi anti-gay che discriminano gay, che sono necessariamente di sinistra e sarebbero tenuti «al guinzaglio del demonio» al punto da richiedere preghiere rivolte contro di loro innalzate alla Madonna del Carroccio. Ed ovviamente i gay se la dovrebbero prendere con Maometto, dato che se Pillon dice che la Madonna non vuole che si punisca chi istiga alla discriminazione, bisognerebbe poi protestare con un'altra religione e non con quella che lui strumentalizza per privare i cittadini dai loro diritti costituzionali.
I gay portano le malattie e dunque Pillon, nella sua grazia legista, dovrebbe chiedere un «lockdown» che imponga ai gay il divieto di uscire di casa, assicurando la chiusura di tutti i locali non destinati ai soli eterosessuali e il divieto alle manifestazioni. I gay sono «merde» e «persone malate» che non meritano rispetto e che andrebbero discriminate nome di dio. Il dio di Pillon, ovviamente. Cioè un'entità omofoba che desta l'amore e plaude chi difende i crimini d'odio spacciandoli per "libertà di espressione" mentre usa la libertà di espressione altrui per incitare all'odio.

È questo un breve riassunto dell'efferato odio suscitato dal senatore leghista Simone Pillon nelle sue isteriche polemiche contro tre singoli partecipanti al Cremona Pride. Tutto eccitato nel difendere le organizzazioni forzanoviste che insultano i gay o che li raffigurano con bambini dentro un carrello della spesa, è attingendo al suo consueto abuso della religione che il senatore ha scritto:



Eppure basta leggere i giornali filo-leghisti per apprendere che Germano Mosconi è diventato un «idolo» perché bestemmiava. Le sue imprecazioni contro Dio divertivano un mondo il maschio eterosessuale, ma dato che si trattava di eterosessuali Pillon non aveva motivo di lamentarsene:



Resta comunque sconcertante che un post diffamatorio pubblicato da un senatore possa ricevere commenti così violenti, probabilmente cercati per vendere omofobia alla vigilia delle elezioni:












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