Mario Adinolfi si annuncia come un nuovo messia che sarebbe stato mandato a «salvare» gli elettori


Mario Adinolfi si annuncia come un nuovo messia che sarebbe stato mandato a «salvare» i cittadini di Ventotene dalla loro «inoperosità». E se non pare particolarmente furbo il suo insultare gli elettori a cui sta chiedendo di essere pagato con i loro soldi, non pare andare meglio con il suo sbraitare che quella gentaglia sarebbe piena d'odio e che lui abbia deciso di andare a casa loro a dettare legge:



Se pare una irrisione della guerra in Ucraina l'uso di alcuni suoi termini, offensivo è il suo abuso della credulità popolare attraverso il suo sostenete che chi è credente deve votarlo ed essere suo complice nell'istigazione alla discriminazione omofobica.

Adinolfi risulta candidato nel paesello in cu Mussolini deportava i gay mandati al confino insieme alla sua seconda moglie, a sua madre e alla moglie del suo segretario.
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