Pillon sostiene che l'odio omofobico sarebbe un gesto di «fede»


Il leghista Simone Pillon sostiene che il cristianesimo sia un religione omofoba e che il uso scopo primario sia quello di legittimare la discriminazione del prossimo.
E così, oggi si dice eccitato come una scolaretta da cinque giocatori omofobi dei Tampa Bay Rays che si sono rifiutati di indossare una patch arcobaleno sulle loro divise. In una dichiarazione congiunta, Brocche Jason Adamo, Jalen Beeks, Brooks Raley, Jeffrey Molle e Ryan Thompson hanno dichiarato che loro non accettano di condannare le violenze subite dall comunità lgbt perché loro sarebbero convinti che «Gesù che ci ha incoraggiato a vivere uno stile di vita che ci invita ad astenersi da tale comportamento, proprio come Gesù ci incoraggia, come maschi eterosessuali eterosessuali, di astenersi dal sesso al di fuori dei confini del matrimonio. Non è diverso».
Probabilmente ritrovatosi tutto sudato dall'eccitazione dinnanzi a chi riduce l'omosessualità al solo sesso e da chi bestemmia Gesù per attribuirgli un ruolo nell'istigazione all'odio, Pillon gli ha voluto il suo «onore» da esponente di estrema destra.
In realtà è palese che qui la fede non c'entra nulla e venga vergognosamente strumentalizzata per le loro ideologie discriminatorie, rendendo Pillon uno dei principali nemici di Cristo che sta contribuendo ad allontanare i credenti dalla chiesa dato che chi ha fede sceglie sempre le persone, mai l'odio e il fanatismo.

Ma non pare predarla così il leghista, che subito inizia a scrivere:

L'ideologia lgbt è radicalmente contro la fede, come dimostrano le sfilate blasfeme di questi giorni. Opporsi all'agenda gay è un gesto di fede. Costa caro, e ne so qualcosa, visto che son sotto processo da quasi 8 anni, ma ne vale la pena. Senza odiare o disprezzare nessuno, ma fedeli alla verità.

Se le sue parole paiono un atto blasfemo che dovrebbe portare alla sua immediata scomunica, c'è da augurarsi possa beccarsi una nuova querela penale davanti al suo accusare migliaia di persone di "blasfemia" sulla base di un gesto compiuto da tre singole persone che lui dice ha sostenuto fosse da ritenere tale.
Come lui non può essere accusato per quegli eterosessuali che portano l'Italia ad essere al primo posto nel mondo per turismo sessuale, lui non dovrebbe permettersi di incolpare onesti cittadini per gesti compiuti da altri. O forse dovrebbe guardare all'ignobile blasfemia di quei "rosari riparatori", o quelle "preghiere di conversione" che è solito promuovere, per non parlare di come farebbe bene a condannare la blasfemia di chi esulta davanti ai barconi che affondano nel Mediterraneo.
Ma Pillon preferisce fare la vittima, dicendosi perseguitato perché è stato denunciato dopo aver sostenuto che i gay siano "adescatori di minorenni". E per mostrare che lui non odierebbe nessuno, si affretta a paragonare i gay che si sposano a chi si fidanza con oggetti:





Lo saprà che Gesù diceva "non giudicate e non sarete giudicati"? Oppure Pillon legge solo le parti della Bibbia che gli fanno comodo per portare avanti l'agenda delle lobby evangeliche da cui ha tratto questa polemica?

Inoltre appare curioso osservare come l'immaginetta propagandistica di Pillon paia un plagio dell'immaginetta confezionata dal leghista Matteo Montevecchi, anche lui tutto eccitato davanti a chi dice che la Madonna è omofoba e che il cristianesimo non serva a nulla se non lo si usa come strumento di discriminazione:



Con tutti i soldi che si prende, pare che Pillon manco si prenda l'onore di scriversi da solo quegli attacchi quotidiano che ama riversare ai gay.
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