Il leghista Pillon promuove un «rosario riparatore» contro il Pride di Cremona


Con il consueto ritardo, anche il senatore leghista Simone Pillon ha voluto lanciare accuse di blasfemia contro il Pride di Cremona, elogiando alcuni estremisti che hanno organizzato un blasfemo «rosario riparatore» dicendosi offesi da chi osa pensare che la Madonna non sia omofoba come amano dipingerla loro.
La blasfema carnevalata è stata organizzata davanti alla Cattedsrale, in quella che pare una profanazione benedetta dal vescovo Antonio Napolioni ed operata davanti a dei bambini minorenni che hanno dovuto assistere a quyello schifo.
Alla base della manifestazione c'è la loro convinzione sul fatto che Pillon non debba essere ritenuto responsabile degli etero che organizzano orge sataniste , ma che tutti i gay sarebbero responsabili delle azioni di ogni singolo. Un concetto contrario alle basi del nostro ordinamento giuridico, ma assai gradito ad una lega che conta di ottenere voti promuovendo omofobia.

Sostenendo che quelle sarebbero «le famiglie» che la propaganda neofascista ama opporre ai gay, il senatore scrive:



Aizzati dal senatore, i suoi proseliti iniziano a fare la solita gara di insulti, arrivando a chiedere che i gay siano uccisi come avveniva ai tempi di Hitler:






In un ritorno al Medioevo, Pillon ama raccontare che l'omofobia sarebbe "libertà di espressione" mentre usa isteriche accuse di "Blasfemia" come pretesto per limitare la libertà di espressione altrui. Anche perché è ancora tutto da provare che quella fosse la madonna o che ci fosse offesa.
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