Silvana De Mari ci spiega che i referendum servono a Salvini qualora venga condannato per sequestro di persona

Silvana De Mari ha impartito l'ordine ai suoi proseliti di votare "sì" ai referendum leghisti per una riforma salviniana della giustizia che serve a garantire la candidabilità dei pregiudicati ritenuti colpevoli di reati gravi.
Nel suo videoproclamo odierno, è ostentando i suoi consueti simboli cristiani che la signora ha offerto la sua falsata testimonianza asserendo che bisognerebbe abolire la Legge Severino perché «per levare dai piedi il politico che mi dà fastidio, mi invento di averlo visto rubare al supermercato».
Peccato che quello non sia un reato grave e che, per giungere a condanna, l'accusa dovrebbe essere validata da un giudice e deve poi essere giudicata da un tribunale. Quindi il suo sostenere che si possano creare false accuse per mettere in carcere i poveri politici è falsa. Casomai sarà l'accusatore a dover essere accusato di calunnia, ma la signora De mari dice che lei è contraria che si processi quel reato.
Inizia poi a dire che in Italia ci sarebbero fantomatici «reati di opinione», probabilmente riferendosi ai suoi processi per diffamazione aggravata, arrivando poi a spiegare perché Salvini suole quella legge: «Per far fuori gli uomini politici antipatici, dicendo che è sequestro di persona».
E qui ci spiega che Salvini vuole garantirsi uno stipendio pubblico anche se verrà ritenuto colpevole di un reato gravissimo come il sequestro di persone. Quindi la signora De Mari sostiene che sequestratori, mafiosi, camorristi, faccendieri debbano poter avere uno stipendio pubblico e scrivere le leggi dopo che un processo ha certificato le loro colpe. Ed è curioso sostenga che i giudici condannerebbero gli imputati perché antipatici.
Si inventa poi che «Speranza ha messo il bagaglio perché loro non vogliono che andiamo a votare». E se per «bavaglio» è probabile che lei intenta la mascherina, difficile è capire come possa sostenere che l'obbligo al rispetto delle regole sanitarie e il mancato uso delle sedi elettorali come strumento di diffusione dell'epidemia dovrebbe impedire di poter votare. Ma, soprattutto, non stupisce che lei usi quel loro solito "loro contro noi" che fu alla base dell'intera propaganda nazifascista.
A quel punto inizia a parlare di elezioni amministrative, sostenendo che per scegliere il proprio sindaco si dovrebbe analizzare l'operato dei partiti in tema di «gestione della pandemia, guerra ucraina e conseguente crisi energetica, libertà di parola e ddl Zan». Tutti temi che riguardano il parlamento, ma che lei sostiene vadano usati per votare le destre alle amministrative per la scelta di sindaci che non tratteranno quei temi. E se ci vuole coraggio per sostenere che l'incitamento all'odio sia «libertà di parola», la signora giura ci sarebbero partiti «entusiasticamente amanti della nostra distruzione».
Inizia così a dire: «Noi siamo stati condannati a morte. Le sanzioni contro la Russia sono state decide per condannare l'Italia. L'Ungheria è furba e dice che non applica nulla. Noi siamo sostenitori dell'Europa. I soldi che ci stanno prestando con gli interessi glieli abbiamo dati noi con le nostre tasse. Fare il pieno ad un trattore costa 200 euro, la nostra agricoltura sarà distrutta. Tutti i nostri pescatori sono stati annientati, hanno protestato e la polizia li ha manganellati. A Peschiera la polizia guarda ragazzi magrebini che salgono sulle macchine. Su un treno, un uomo accolto da noi coi barconi e mantenuto da noi ha picchiato una ragazza. Le nostre frontiere sono spalancate: chiunque decida di venire sul suolo italiano a farsi mantenere dagli italiani e aggredire le donne sui treni».
Ovviamente non dice che le manifestazioni dei pescatori sono vietate dal decreto Salvini, che il suo dire che i migranti verrebbero mantenuti è una balla leghista o che il razzismo sia il caposaldo di una destra che vuole aiutare Putin a stuprare bambine minorenni in cambio di uno sconto sulla bolletta del gas.
Ed ovviamente tira in ballo persino i portuali di Triste, giurando che stessero «recitando il rosario» e non sabotando l'economia italiana. Nega anche in questo caso che il decreto che ha imposto il loro sgombero è stato scritto e firmato dal suo amatissimo Salvini, ossia quel tizio che lei dice debba poter avere il diritto di sequestrare esseri umani. Giura anche che i vaccini sarebbero «farmaci pericolosi e inutili», concludendo che lei vuole che i suoi proseliti votino l'ultra-desta di Ancora Italia o del Il popolo della famiglia di Mario Adinolfi perché loro dicono che «la guerra in Ucraina non ci interessa e non è un nostro problema».
Da notare è che quelli che vogliono tacere davanti a soldati russi che uccidono civili, stuprano bambine e che ci minacciano si dicocno "cristiani".