Carlotta Toschi, la volontaria del Cassero candidata con Adinolfi


Lascia perplessi che Il Cassero di Bologna dichiari di aver scoperto solo ora che la loro Carlotta Toschi collaborava da mesi con il partito di Mario Adinolfi dopo un passato come candidata di Forza Italia. E lascia ancor più perplessi che la signora Toschi non volesse dimettersi dall'organizzazione che Adinolfi e Silvana De Mari hanno usato per lanciare accuse di "balsfemia" contro l'intera comunità lgbt in quella loro solita propensione alla generalizzazione. E se è pur vero che i Pm hanno rilevato che le fotografie pubblicate sulla pagina Facebook del Cassero in occasione della serata ‘Venerdì credici’ del marzo 2015 non offendessero la religione cattolica né rappresentano atti contrari alla pubblica decenza, è altrettanto vero che Adinolfi non ha mai smesso di giurare il contrario mentre ha tentato di incolpare altri settori dell'associazione per quanto avvenuto quella sera.

Ciò rende surreale che abbia poi candidato una avvocatessa di quell'associazione o che la signora Toschi pensasse di poter tornare a lavorare per un'associazione lgbt se la sua candidatura in un partito omofobo non le avesse proccurato una poltrona alla camera. Eppure è quanto emerge dal comunicato stampa diramato oggi da Il Cassero:



Ad oggi, Adinolfi non ha proferito parola mentre il pastore Carollo giura che la signora incarnerebbe i suoi "valori" contro i gay:



Davanti al consigliere leghista Sergio M. Binelli che le ha segnalato un post in cui parlavamo dei suoi incarichi presso Il Cassero, è in modo molto poco chiaro che la signora ha risposto:



Potrebbe chiarire il motivo del suo "dispiacere"? È dispiaciuta per essersi candidata con Adinolfi o per aver lavorato per l'associazione lgbt da cui non voleva dimettersi.

Intanto il leghista Sergio M.Binelli, vicino all'organizzazione forzanovista Provita Onlus, assicura che la Toschi piaccia alla loro lobby mentre si diverte a ridere dei militari russi che stanno compiendo crimini abominevoli:





Immaginiamo che il leghista volesse suggerirvi patetici titoli in quel suo incondizionato appoggio alla causa legale che Carollo sostiene di aver intentato contro Gayburg attraverso l'avvocatessa Toschi per contestare la nostra libertà di poter esprimere dissenso dal suo ritenere che i crimini d'odio debbano essere ritenuti "libertà di parola". Ed ovviamente tutto diventa pretesto per ridere di civili e bambini uccisi dal loro Putin.

Già nei giorni scorsi il leghista irrisere le vittime di odio per inneggiare ad un pastore che si vantava di installare stufe senza curarsi della legge:



Ci sarà una certificazione e un collaudo o vedremo Binelli che parlerà di una disgrazia casuale se una famiglia modenese dovesse morire ammazzata dal monossido di carbonio?
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