Fratelli d’Italia e la Casellati bocciano l'uso di un linguaggio inclusivo al Senato


Ancora una volta è lo scrutinio segreto preteso da Fratelli d'Italia ed accordato dalla Casellati ad aver affossato una proposta di civiltà. E così, il Senato ha bocciato l’emendamento che chiedeva linguaggio inclusivo per la parità di genere nelle comunicazioni ufficiali e "l’adozione di formule e terminologie che prevedano la presenza di ambedue i generi attraverso le relative distinzioni morfologiche".
Il risultato è che la più alta istruzione della Repubblica si è rifiuta formalmente di dare alle donne pari trattamento formale nelle comunicazioni, grazie ad una destar che ricorre allo scritinio segreto per impedire che i membri dell'élite populista siano chiamati a rispondere delle loro responsabilità dinnanzi agli elettori.
I voti favorevoli sono stati 152, quelli contrari 60, gli astenuti 15. Ma la maggioranza assoluta , necessaria per approvare l’emendamento, non è stata raggiunta.
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