Il senatore leghista Pillon: «L'Ungheria è il bastione dell'identità e dei valori in Europa. È un Paese da cui trarre ispirazione»


È a nostre spese che il senatore leghista Simone Pillon ha organizzato una gita in Ungheria, dove si è divertito ad elogiare le loro leggi anti-gay ispirate alla Russia. E così, decine di migliaia di euro sono stati sperperati per dare seguito ad una una sua «iniziativa personale» atta a compiacersi per le poliche contro la famiglia, contro le donne e contro le minoranze dell'alleato di Salvini.
Agli elettori italiani Pillon dice che quello sarebbe un Paese da cui «trarre ispirazione» perché amico di Putin e contrario ai diritti civili. Agli ungheresi racconta che lui vorrebbe vietare il divorzio in Italia in quel suo portare avanti l'agenda delle lobby evangeliche dirette da Brian Brown.

Sui social, è ostentando eccitazione che il senatore leghista scrive:



Se dovrebbe creare paura e angoscia vedere un senatore che elogia tutto eccitato un Paese che viola sistematicamente i diritti civili, grave è come il leghista voglia spacciare per "politiche famigliari" quel mix di omofobia, misoginia e transfobia che rappresenta il sogno proibito delle lobby fondamentaliste da lui rappresentate in Senato.

Pillon allega anche una intervista rilasciata ai giornali di regime, dove dichiara il suo amore per l'Ungheria filo-putinuana di Orban e si lancia nel sostenere persicono che «l'Ungheria è il bastione dell'identità e dei valori in Europa»:



Senza famiglia non c'è futuro nazionale. Secondo Simone Pillon, l'Ungheria è il bastione dell'identità e dei valori in Europa.
«La società odierna è alla ricerca dei valori, della bellezza della famiglia e dell'adozione dei bambini. La cultura liberale ha fatto di tutto per far dimenticare questi valori», ha affermato Simone Pillon, senatore della Lega d'Italia, che nei giorni scorsi ha visitato il nostro Paese come capo delegazione di una commissione parlamentare, in un'intervista rilasciata a il nostro giornale. Il politico di destra ha affermato che l'obiettivo della loro missione è trarre ispirazione dalla coraggiosa politica familiare del governo ungherese.

Dalma Jánosi (Roma) in rappresentanza di Lament, nonché il sottoscritto in qualità di capo delegazione. Rappresento il partito di destra del parlamento italiano, la Lega di Kisgyerli, per il bene dei bambini e degli adolescenti, i miei colleghi sono i capi delegazione del Comitato Fratellanza Italiana e i membri del Movimento Cinque Stelle. ha visitato Budapest per incontrare i membri del governo ungherese.

Qual è la missione della delegazione in Ungheria oggi?
Siamo venuti in Ungheria per esprimere il nostro apprezzamento e rispetto per questo Paese straordinario, che è un vero bastione di identità e valori in Europa oggi. Nel Medioevo, l'Ungheria ha protetto il suo popolo dall'espansione dell'impero turco, poi dalla dittatura sovietica e oggi dagli attacchi del liberalismo. Lo scopo del nostro viaggio è anche quello di conoscere più a fondo il sistema di sostegno alla nascita e alla famiglia applicato con successo nell'ultimo anno. Penso che noi italiani possiamo imparare molto dagli ungheresi su questo argomento.

Chi tra i membri della commissione parlamentare italiana ti ha scortato a Budapest?
In qualità di membro della delegazione parlamentare, Matteo Salvini, segretario generale della Lega, ha definito più volte esemplare la politica familiare del governo ungherese, dicendo che varrebbe la pena studiare i sussidi applicati con successo dagli ungheresi.

La missione è stata un'iniziativa del partito leghista?
La missione di Budapest è stata una mia iniziativa personale. I membri della commissione l'hanno appoggiata all'unanimità e sono venuti con gioia.

Quali erano le tappe più importanti della missione?
Abbiamo avuto l'opportunità di incontrare i membri del parlamento e del governo, Attila Beneda, il vicesegretario di Stato responsabile per la politica della famiglia e della popolazione, nonché Róbert Répássy, il segretario di stato parlamentare del Ministero della Giustizia. Il nostro obiettivo era quello di studiare il loro lavoro.

Il senatore considera esemplare il lavoro del governo ungherese per aiutare la vita quotidiana. La legge sulla tutela dell'infanzia, che protegge i minori da ogni tipo di insegnamento ideologico.

Qual è la situazione in Italia? Di quali sussidi possono usufruire le famiglie italiane?
Purtroppo, in Italia attualmente non esistono leggi o supporti di questo tipo. Nel frattempo, il numero dei divorzi aumenta ogni anno. Serve un cambio di rotta immediato, altrimenti sarà troppo tardi.

Credi che possano affrontare più facilmente la sfida molto complessa che ti attende, attinta dalla pluriennale esperienza ungherese consolidata?
Siamo convinti che valga la pena conoscere e studiare la coraggiosa politica familiare del governo ungherese. Sono certo che le numerose pratiche collaudate ci ispireranno anche per poter svolgere più efficacemente la missione che ci è stata affidata.

Sei un devoto cattolico che non nasconde la tua religione sotto un velo e la difende in tutti i casi in cui i valori cristiani, la famiglia e la vita sono sotto attacco. In passato hai subito molti insulti per questo. Cosa ne pensi, vale ancora la pena lottare in Italia per la tutela della famiglia e della vita, per i valori cristiani, anche se a caro prezzo?
Dobbiamo difenderci in ogni situazione della vita, quando siamo convinti che stiamo combattendo una buona battaglia, combattendo per i giusti principi. La società di oggi è alla ricerca dei valori, della bellezza della famiglia e dell'avere figli. La cultura liberale ha fatto di tutto per dimenticare questi valori.

Insomma, il leghista dice che la libertà è un nemico da combattere e che la religione va usata per togliere diritti ai cittadini.

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