Iran, ancora una esecuzione capitale per l'accusa di “sodomia”


L'orrore omofobo non ha fine. In Iran, Iman Safari-rad è stato giustiziato con l'accusa di “sodomia”.
L'attivista britannico Peter Tatchell ha commentato: «Ancora una volta un altro uomo è stato giustiziato con l’accusa di sodomia, che potrebbe aver commesso o meno, con o senza consenso. Quello che è certo è che quest’uomo quasi certamente non ha ricevuto un processo equo sotto il sistema giudiziario iraniano notoriamente prevenuto. Agli imputati viene regolarmente negato l’accesso ad avvocati e testimoni della difesa».
In Iran, chi viene accusato di omosessualità rischia la decapitazione, la lapidazione, l'essere gettato da un dirupo e/o amputati. Baciare un altro comporta la condanna ad una pena compresa tra le 31 e le 74 frustate.
Tra il 1 gennaio 2021 e il 20 dicembre 2021, almeno 295 cittadini e quattro minorenni sono stati giustiziati.
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