L'estrema destra statunitense cita Adinolfi per accusare di prostituzione il creatore del logo del Giubileo


Mario Adinolfi viene chiaramente indicato come il mandante dell'attacco squadrista che il fondamentalismo organizzato sta mettendo in campo contro il creatore del logo del Giubileo, da lui accusato di aver voluto strizzare l'occhio ai gay inserendo i colori dell'arcobaleno.
In un atteggiamento assai poco cristiano, gli estremisti di mezzo mondo stanno cercando di diffamare il vincitore del concorso indetto dal Vaticano.

Tra questi c'è il sito di estrema destra ChurchMilitant, presente con una propria pagina anche sui social frequentati da neonazisti e suprematisti bianchi. Fondato da Gary Michael Voris e supportato dalla diocesi di Detroit, il gruppo editoriale gestisce di un giro d'affari vicino al il milione e mezzo di dollari. Ed è sul loro sito che troviamo scritto:

Travisani ha ripulito la sua pagina Facebook personale venerdì mattina mentre le polemiche sulla sua sessualità e professione si sono intensificate, dopo che il politico e scrittore cattolico Mario Adinolfi ha affermato che il designer del logo era un omosessuale.
Un numero di cellulare sulla pagina Facebook professionale del terapeuta è stato identificato come lo stesso numero su un sito web di porno gay. Il numero pubblicizza, in italiano, un "bellissimo massaggiatore per uomini single, coppie... a casa". Nella descrizione l'inserzionista si descrive come un "simpatico massaggiatore, bruno, carino, manzo, maschio, esegue solo a casa, massaggio antistress solo per lui o di coppia" offrendo "50 minuti di relax, benessere e piacere intenso".

Curiosamente non sono andati a controllare sul profilo di Adinolfi il numero delle sue mogli, preferendo cercare pretesti per diffamare un grafico che è stato messo alla gogna da Adinolfi attraverso la pubblicazione di alcuni suoi scatti privati. E se non è chiaro come tutto ciò dovrebbe riguardare il concorso per la creazione del logo, il quale prevedeva la presentazione di progetti grafici e non di curriculum vitae, appare agghiacciante osservare con quanta malizia aggiungano:

Nel frattempo, la rete italiana LGBTQ+ Gayburg si è precipitata a difendere il designer del logo e ad attaccare il politico e commentatore cattolico Mario Adinolfi per aver fatto "insinuazioni" sulla sessualità [omo] di Travisani "paragonandola alla pedofilia".
"Sembra inaccettabile che un cittadino onesto possa ritrovarsi associato alla pedofilia solo perché Adinolfi sostiene che un massaggiatore non può conoscere la Genesi e non può conoscere nozioni bibliche che anche i bambini conoscono", ha aggiunto Gayburg.
Adinolfi, ex parlamentare e presidente del Popolo della Famiglia, ha postato suggestive foto di Travisani, scherzando sul fatto che il massaggiatore avrebbe potuto beneficiare di un favore speciale dell'arcivescovo Fisichella.
Travisani offre una gamma di massaggi terapeutici da svedese, tailandese e hawaiano a massaggi "emotivi californiani".
Alcuni dei suoi massaggi New Age come la "riflessologia" si basano sulla visione cinese della forza vitale ch'i e sul concetto di chakra nella pratica indù dello yoga.

Se è fastidioso osservare come il sito sostenga che Adinolfi sarebbe "cattolico" solo perché omofobo e impegnato nel coordinare una chiara campagna di diffamazione contro il creatore del logo del Giubileo, il sito prova a sostenere che l'accusa di "omofobia" dovrebbe portare la Chiesa ad escludere alcune persone sulla base del loro orientamento sessuale:

L'anno scorso, Church Militant ha dichiarato il sarto pontificio e stilista di paramenti ecclesiastici Filippo Sorcinelli come un appariscente attivista omosessuale.

Sarà, ma anche Michelangelo era gay e senza la sua opera non avremmo la Cappella Sistina.
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