Razzismo, xenofobia, religione di stato e ideali fascisti nell'aberrante programma elettorale di Gorgia Meloni


Ha ragione Elodie a sostenere che il programma elettorale di Fratelli d'Italia faccia paura, dato che Giorgia Meloni dichiara di voler imporre per legge l'ideologia dei gruppi omofobi legati alle lobby evangeliche statunitensi.
Al punto 1 del loro programma, la Meloni propone una fantomatica “difesa della famiglia naturale, lotta all’ideologia gender e sostegno alla vita”. In altre parole, l'agenda politica promossa da Provita Onlus e da Pillon in uno squallido tentativo di trasformare il termine "naturale" in un sinonimo di "eterosessuale".
E se la stessa Meloni diceva di non sapere minimamente cosa fosse la fantomatica "ideologia gender", è davvero squallido come cerchi di cavalcare quella truffa ideologica anche in campagna elettorale.
Il punto due dice dichiara un "prima l’Italia e prima gli italiani" nel promettere una "difesa della nostra sovranità nazionale. Ridiscussione di tutti i trattati UE a partire dal fiscal compact e dall’euro". Al punto tre parla di "priorità a sicurezza e legalità" e una "revisione della cosiddetta legge sulla tortura, espulsione immediata per gli stranieri che delinquono ed esecuzione della pena nello Stato di provenienza. Legge che dica che la difesa è sempre legittima". Il punto 4 promette un "contrasto all’immigrazione irregolare e no allo Ius Soli", prevedendo anche un “controllo delle frontiere e blocco navale con rimpatrio immediato a seguito di accordi con gli Stati del nord Africa. Espulsione dei clandestini e stop al business dell’accoglienza. Abolizione dell’anomalia solo italiana della concessione indiscriminata della sedicente protezione umanitaria e asilo solo per donne, bambini e nuclei familiari che fuggono veramente dalla guerra. No allo ius soli e a ogni forma di automatismo nell’ottenimento della cittadinanza”.
Il punto 5 recita: "Tutela della nostra identità dal processo di islamizzazione", sottolinea come non ci sarà "nessun cedimento" nei confronti di "chi vorrebbe eliminare i simboli della nostra tradizione cristiana, vietare il presepe o rimuovere i crocifissi dai luoghi pubblici", con tanto di tetto al numero massimo di alunni stranieri per classe.
Con il sesto punto viene previsto il “divieto di utilizzo di termini stranieri negli atti ufficiali e normativi“, mentre nell’undicesimo si propone di inserire lo sport “in Costituzione come strumento essenziale di benessere fisico e mentale, arricchimento valoriale, contrasto alle devianze giovanili”.
Sempre in stile fascista è il 12 punto, dove la meloni chiede "una Gioventù nazionale protagonista delle sorti dell’Italia" che venga indottrinata attraverso un "efficientamento del percorso formativo per rendere competitivi i giovani italiani rispetto ai loro coetanei europei". Al 15 punto chiede la “riforma presidenziale della Repubblica con elezione diretta del capo dello Stato o del Governo”.
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